Domande e risposte sulla legge per l’elettricità

La legge per l’elettricità è una decisione ampiamente sostenuta con molteplici misure per garantire il nostro approvvigionamento elettrico, proteggendo allo stesso tempo la natura.

LEGGE PER L’ELETTRICITÀ

1Perché il 9 giugno la Svizzera vota sulla legge per l’elettricità?

La legge per l’elettricità è stata approvata dal Parlamento lo scorso settembre dopo oltre due anni di consultazioni. Ampi settori della UDC, così come PLR, Il Centro, PEV, PVL, PS e Verdi hanno appoggiato la legge. Il Consiglio degli Stati l’ha approvata all’unanimità e il Consiglio nazionale con soli 19 voti contrari. Raramente un progetto politico ha raccolto un consenso così ampio.

Per questo dispiace particolarmente che un piccolo gruppo di ambientalisti voglia ora silurare con il referendum questa legge ampiamente sostenuta. Così facendo, mettono a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera. Il 9 giugno la Svizzera potrà dire Sì a più elettricità di produzione nazionale e a una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento in armonia con la natura e il paesaggio.

2Perché la legge per l’elettricità è detta anche atto mantello?

La legge per l’elettricità prevede numerose misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, rafforzare la produzione nazionale di elettricità, proteggere la natura e l’ambiente e promuovere l’efficienza energetica. A tal fine è necessario modificare quattro leggi esistenti:

  • legge sull’energia
  • legge sull’approvvigionamento elettrico
  • legge sulla pianificazione del territorio
  • legge sulle foreste

Tutte le modifiche sono strettamente correlate in termini di contenuto, motivo per cui sono state riassunte in un cosiddetto «atto mantello», la legge per l’elettricità, e adottate insieme.

3Cosa significa «sicurezza dell’approvvigionamento»?

La sicurezza dell’approvvigionamento si ha quando l’offerta di elettricità è in grado di coprire la domanda di elettricità in qualsiasi momento. La sicurezza dell’approvvigionamento elettrico deve essere una cosa ovvia per la Svizzera. Da un lato, negli ultimi anni la crisi energetica e la guerra in Ucraina hanno dimostrato quanto rapidamente possa cambiare la situazione dell’approvvigionamento e quanto possa essere problematica una forte e crescente dipendenza dall’estero.

Dall’altro lato, il fabbisogno di elettricità aumenterà in modo massiccio nei prossimi anni, nonostante l’incremento dell’efficienza. Questo perché l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari viene gradualmente eliminata e perché i combustibili fossili vengono sempre più sostituiti dall’elettricità, ad esempio per la mobilità e il riscaldamento.

In inverno, la Svizzera dipende sempre più dalle importazioni di elettricità. Ma anche i Paesi nostri vicini sono ugualmente colpiti dalla crisi energetica e sono essi stessi sulla via della decarbonizzazione (stanno ristrutturando il loro approvvigionamento energetico, come la Svizzera). Ciò significa che le importazioni sono tutt’altro che sicure in futuro. La Svizzera deve quindi produrre più elettricità in proprio, soprattutto in inverno. In tal modo potrà rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento e rendersi indipendente dall’estero.

4Perché un approvvigionamento elettrico sicuro è così importante?

Tutti usiamo l’elettricità. Senza elettricità, si ferma non solo la nostra vita quotidiana ma anche l’economia. Un approvvigionamento elettrico affidabile e conveniente è alla base della nostra alta qualità di vita e del nostro benessere. Se non viene garantito un approvvigionamento sicuro, i costi saranno immensi. In altre parole, non fare nulla ci costerà alla fine molto di più.

5Quali sono i vantaggi della legge per l’elettricità per i consumatori?

La legge per l’elettricità stabilisce nuove regole per la definizione dei prezzi dell’elettricità per i clienti nel servizio universale. L’elettricità rinnovabile prodotta in Svizzera deve confluire nel servizio universale. Se le società di fornitura di energia devono approvvigionarsi di elettricità sul mercato, sono obbligate a farlo con il minor rischio possibile, per proteggere i consumatori da eccessive fluttuazioni dei prezzi. Inoltre, i fornitori di energia elettrica devono attuare misure di risparmio a favore dei loro clienti. In questo modo i consumatori finali non solo risparmiano elettricità, ma anche denaro. Inoltre, i consumatori finali beneficiano della sicurezza dell’approvvigionamento, generando direttamente l’elettricità e/o acquistandola dal vicinato. La legge per l’elettricità garantisce il nostro approvvigionamento elettrico, soprattutto in inverno, quando l’energia può scarseggiare. Quanto più è sicuro l’approvvigionamento, tanto meno dipenderemo dall’estero o da altre costose misure di emergenza.

6Cosa contiene la legge per l’elettricità?

La legge per l’elettricità è un progetto fondamentale di politica energetica che si concentra su quattro aree principali:

  • rafforzamento della sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, soprattutto in inverno
  • orientamento del sistema elettrico verso l’obiettivo climatico zero netto e quindi accelerazione e incremento dell’espansione delle energie rinnovabili
  • rafforzamento dell’efficienza energetica
  • integrazione di sistema delle fonti energetiche decentralizzate e rafforzamento dell’innovazione

La legge per l’elettricità («Legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili») crea le basi per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento e permettere la rapida espansione delle energie rinnovabili nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente. Definisce obiettivi di espansione ambiziosi per le energie rinnovabili e crea condizioni quadro migliori per l’aggiunta di nuovi impianti di produzione e l’incremento della produzione invernale di elettricità in Svizzera. Concretamente la legge per l’elettricità consente l’attuazione di 16 progetti idroelettrici, oltre a progetti solari ed eolici di importanza nazionale. La legge crea regole e linee guida sui luoghi in cui è possibile o meno costruire impianti di produzione di energia. Le energie rinnovabili devono essere ampliate in armonia con la protezione del paesaggio e dell’ambiente, contribuendo così in modo determinante alla sicurezza dell’approvvigionamento e al raggiungimento degli obiettivi climatici.

7La legge per l’elettricità implica una minore partecipazione dei Comuni?

La partecipazione democratica della popolazione a livello cantonale e comunale resta inalterata con la legge per l’elettricità. Restano possibili le votazioni sui progetti concreti. Sarà quindi ancora possibile indire votazioni popolari su nuovi impianti solari o eolici. Questi sono sottoposti a tutte le procedure di pianificazione e autorizzazione e in ogni procedura resteranno disponibili tutti i rimedi giuridici (opposizione, ricorso ecc.), sia per i privati che per le associazioni.

Le uniche eccezioni sono costituite dai 16 progetti idroelettrici (13 espansioni e 3 nuovi impianti). In futuro, per loro non è più previsto il piano di utilizzazione e decadono le relative possibilità di partecipazione democratica. Tuttavia, non cambierà nulla per quanto riguarda la responsabilità del rilascio delle concessioni: qui restano valide le possibilità di partecipazione democratica (che già oggi variano da Cantone a Cantone).

8Cosa succede se la legge non viene adottata?

Se la legge per l’elettricità non sarà adottata il 9 giugno, rimarrà lo status quo, ovvero la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico sarà sempre più a rischio. Il crescente fabbisogno di elettricità non potrà essere interamente soddisfatto, l’auspicato approvvigionamento di energie rinnovabili e quindi il raggiungimento dei nostri obiettivi climatici entro il 2050 non potranno essere raggiunti. Ciò renderà la Svizzera ancora più dipendente dai Paesi vicini, esponendola a rischi sempre maggiori. Come conseguenza diretta di ciò, le misure di emergenza per l’inverno (es. le centrali elettriche di riserva a gas) dovranno essere prorogate, con ripercussioni negative per il clima e costi a carico dei consumatori.

La legge per l’elettricità è un compromesso accettabile per tutti. Ricominciare da zero il processo politico ritarderebbe di anni i progressi della politica energetica e aumenterebbe i costi. Non possiamo permettercelo, perché abbiamo bisogno di soluzioni attuabili nei prossimi 5-15 anni.

9Chi sostiene la legge per l’elettricità?

Tutti i partiti – UDC, PLR, Il Centro, PEV, PVL, PS e Verdi – hanno sostenuto la legge in Parlamento. È stata adottata all’unanimità dal Consiglio degli Stati e con soli 19 voti contrari dal Consiglio nazionale. Oltre 100 parlamentari di tutti i partiti si impegnano per il Sì a questa legge e la co-presidenza è composta da noti rappresentanti di tutti i partiti.

Ma non è solo la politica a sostenere il progetto. Anche un’ampia alleanza del mondo economico è a favore, poiché la sicurezza dell’approvvigionamento è alla base della nostra prosperità in Svizzera. Le associazioni del mondo economico come Economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri, il settore automobilistico, quello delle costruzioni, dell’elettricità e molti altri sostengono la legge per l’elettricità. Si tratta infatti di un compromesso che tiene conto di molti interessi: fondamentalmente, conferisce priorità all’espansione delle energie rinnovabili, ma tutela anche gli interessi della natura e del paesaggio e fissa dei limiti all’espansione. Proprio per questo la Fondazione svizzera per l’energia e le principali organizzazioni ambientaliste sostengono la legge per l’elettricità, impegnandosi con una seconda campagna per il Sì il 9 giugno.

10Chi sono gli oppositori della legge per l’elettricità (comitato referendario)?

Gli oppositori della legge per l’elettricità sono Fondation Franz Weber, Ligue Vaudoise, Freie Landschaft Schweiz e Bündnis für Natur und Landschaft Schweiz. Si tratta di piccoli gruppi che rappresentano interessi particolari e che mettono a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera. Le principali organizzazioni ambientaliste sostengono la legge per l’elettricità.

11Quali sono gli argomenti degli oppositori (comitato referendario)?

Gli oppositori della legge per l’elettricità sostengono che le energie rinnovabili deturpano il paesaggio e limitano la sovranità del popolo. Entrambe le affermazioni non sono chiaramente vere. Anzi, è vero il contrario: per la prima volta, la legge per l’elettricità stabilisce regole chiare laddove la produzione di energia ha la precedenza su altri interessi; disciplina dove è vietato costruire e dove la protezione della natura è prioritaria. La legge garantisce che l’espansione delle energie rinnovabili sia più rispettosa possibile del paesaggio e dell’ambiente. La sovranità del popolo rimane preservata in ogni momento.

LA LEGGE PER L’ELETTRICITÀ E LA TUTELA DEL PAESAGGIO E DELLA BIODIVERSITÀ

1Quando gli impianti di produzione hanno la precedenza sulla protezione della natura e perché?

La legge per l’elettricità impone ai Cantoni di definire chiaramente, nel loro piano direttore, i territori idonei alla produzione elettrica rinnovabile mediante impianti idroelettrici, eolici e solari di grandi dimensioni e i territori da proteggere. Nella definizione di questi territori occorre tener conto degli interessi di conservazione della natura e del paesaggio e della protezione dei terreni coltivati. Non si può costruire in biotopi di importanza nazionale o in riserve di uccelli acquatici e migratori.

I progetti eolici e solari di una certa dimensione devono essere limitati alle aree di idoneità. Altre aree sono protette contro la realizzazione di impianti di produzione di elettrica.

Per l’energia idroelettrica, la legge per l’elettricità definisce 16 progetti (ampiamente sostenuti dalla «Tavola rotonda sull’energia idroelettrica») che hanno la priorità su altri interessi. Nell’attuazione di questi progetti, è necessario adottare misure compensative per proteggere il paesaggio e la biodiversità. In tutti i casi, viene salvaguardato il diritto dei Comuni e della popolazione di partecipazione alle decisioni.

2Gli impianti solari sui tetti non sono sufficienti a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento?

La maggior parte della nuova produzione deriverà da impianti solari su tetti, facciate e infrastrutture esistenti, non da impianti che deturpano il paesaggio. L’accettazione sociale di questi impianti è molto alta, l’espansione procede a un ritmo sostenuto e deve essere portata avanti. Purtroppo, l’elettricità prodotta dagli impianti fotovoltaici su tetti e facciate non è sufficiente a garantire l’approvvigionamento elettrico in inverno, quando le difficoltà di fornitura possono essere massime. Per questo motivo sono necessari ulteriori impianti per incrementare la produzione di energia elettrica in inverno: gli impianti idroelettrici, eolici e solari alpini possono colmare questo divario.

3Le foreste e l’ambiente vengono sacrificati per la produzione di energia?

No. Le aree idonee sono determinate dai Cantoni dopo aver valutato altri interessi, tra cui la conservazione delle foreste. Se si progettano impianti di produzione elettrica in aree forestali, deve essere riforestata una superficie di pari dimensioni, possibilmente nella stessa regione. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e i Cantoni sono responsabili per il permesso di dissodamento.

4In futuro le Alpi saranno tappezzate di impianti fotovoltaici?

No. Spetta ai Cantoni definire le aree idonee per gli impianti di interesse nazionale tenendo conto di altri interessi (protezione del paesaggio e dei biotopi, conservazione delle foreste, agricoltura). Ciò significa che le aree protette rimangono tali e che i territori al di fuori delle aree di idoneità non sono interessanti ai fini dei progetti. La legge per l’elettricità stabilisce quindi chiare linee guida per un’espansione compatibile con il paesaggio e l’ambiente e offre una maggiore protezione rispetto al «Solar Express» già entrato in vigore.

Il potenziale degli impianti solari alpini è attualmente stimato in circa 45 TWh/anno. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi di produzione fissati dalla legge per l’elettricità, abbiamo bisogno di circa 5 TWh/anno da questi impianti, pari solo al 10% circa del potenziale disponibile. Di conseguenza possiamo davvero impiegare le aree più idonee e generare l’elettricità rimanente mediante impianti solari sulle infrastrutture esistenti.

5Che cos’è l’offensiva solare (Solar Express)?

Il Solar Express non fa parte della legge per l’elettricità, ma è già in vigore: il Parlamento ha adottato il Solar Express nel settembre 2022. Il Solar Express intende accelerare l’espansione degli impianti fotovoltaici alpini di interesse nazionale. Il finanziamento mirato è limitato nel tempo e gli impianti realizzati devono essere smantellati alla fine del periodo di funzionamento.

6Che cos’è l’offensiva eolica (Wind Express)?

Il Wind Express non fa parte della legge per l’elettricità, ma è già in vigore: il Parlamento ha approvato il Wind Express nell’estate del 2023. Il Wind Express facilita la costruzione di impianti eolici (fino a una certa capacità) di interesse nazionale per i quali esiste un piano di utilizzazione passato in giudicato.

7Quali sono le energie rinnovabili più importanti?

Tutta la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è importante: idroelettrica, solare, eolica o da biomassa. Ogni tecnologia ha i suoi vantaggi e contribuisce all’approvvigionamento invernale. Più la produzione di energia è diversificata, più l’intero sistema energetico è resiliente. Oltre all’energia idroelettrica, l’energia solare svolgerà un ruolo decisivo. In inverno, l’energia eolica e il fotovoltaico alpino possono integrare in modo ideale l’energia idroelettrica.

8Perché non costruiamo nuove centrali nucleari?

Anche se la politica e la società auspicassero la costruzione di nuove centrali nucleari, queste non sono la soluzione alle nostre sfide immediate di sicurezza dell’approvvigionamento. L’atteggiamento di apertura nei confronti delle varie tecnologie è positivo, ma la Svizzera ha bisogno di soluzioni per l’approvvigionamento elettrico nei prossimi 5-15 anni. In altre parole, soluzioni che possono essere attuate oggi e domani per la sicurezza dell’approvvigionamento e la neutralità climatica.

9Perché le centrali nucleari non possono semplicemente rimanere in rete molto più a lungo?

Le centrali nucleari possono funzionare in Svizzera a condizione che siano sicure: le licenze di esercizio delle centrali nucleari svizzere sono a tempo indeterminato, come stabilito dalla Strategia energetica 2050. La durata effettiva è determinata esclusivamente da considerazioni di sicurezza e di natura economica. L’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) è responsabile della valutazione della sicurezza. Le considerazioni di natura economica in merito al funzionamento prolungato degli impianti sono di competenza dei gestori.

10Perché non possiamo semplicemente importare elettricità dai nostri Paesi vicini?

La crisi energetica degli ultimi due anni ha dimostrato chiaramente che le possibilità di importazione non sono sempre garantite. Nel 2022, ad esempio, la Francia ha avuto grossi problemi di revisione del proprio parco nucleare e ha prodotto elettricità solo in misura limitata e quindi non ha potuto esportarla in Svizzera. In Germania, l’ultima centrale nucleare è già stata scollegata dalla rete e la produzione di elettricità da carbone e gas deve essere sostituita da energie rinnovabili. Anche la mancanza di un accordo sull’elettricità con l’UE non favorisce le condizioni ottimali per garantire l’importazione di elettricità.

11Gli impianti di produzione di energia rinnovabile danneggiano la biodiversità?

No. Nella definizione dei territori idonei da parte dei Cantoni occorre tener conto degli interessi di conservazione della natura e del paesaggio e della protezione dei terreni coltivati. Non si può costruire in biotopi di importanza nazionale né in riserve di uccelli acquatici e migratori. Inoltre, tutti i progetti devono tenere conto della biodiversità e valutare l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio. I progetti già realizzati hanno anche dimostrato chiaramente che durante l’attuazione può nascere una nuova biodiversità.

12Perché non puntare ancora di più sull’efficienza invece di costruire nuovi impianti di produzione?

L’energia più economica è quella che non viene consumata e quindi non deve neppure essere prodotta. L’efficienza energetica e l’uso più efficiente possibile dell’energia sono un altro importante pilastro della legge per l’elettricità. Non solo crea le basi per l’espansione della produzione di energia elettrica, ma stabilisce anche nuovi requisiti per l’utilizzo più efficiente possibile dell’elettricità, garantendo così l’impiego di tecnologie innovative. Infatti, più l’elettricità viene utilizzata in modo efficiente, meno impianti di produzione devono essere costruiti. La legge per l’elettricità obbliga i fornitori di energia elettrica ad assumere misure di efficientamento presso la loro clientela. Ciò significa che devono attuare misure di risparmio elettrico a favore dei loro clienti.

CIFRE E FATTI

1Quanto costerà ai consumatori la legge per l’elettricità?

La legge per l’elettricità non introduce né nuove imposte né nuove tasse. L’attuale supplemento di rete di 2,3 cent./kWh per la promozione delle energie rinnovabili rimarrà invariato. In altre parole, per i consumatori non cambierà nulla.

Gli oppositori della legge per l’elettricità amano tirare in ballo i costi di investimento nella rete elettrica che, a seconda dei calcoli, potrebbero ammontare a 40 miliardi di franchi entro il 2050. Sta di fatto che questi investimenti nell’infrastruttura elettrica sono necessari a prescindere dalla legge per l’elettricità. Il passaggio all’elettromobilità e alle pompe di calore, così come la diffusione degli impianti solari sulle infrastrutture esistenti, è da tempo una realtà. La nostra rete elettrica deve tenere il passo con questo sviluppo e deve essere modernizzata e ampliata di conseguenza. La legge per l’elettricità consente ai gestori di rete di attuare misure che riducono notevolmente i costi di tale espansione.

Con l’adozione della legge per l’elettricità, sosterremo la produzione elettrica nazionale garantendo così un approvvigionamento sicuro. Ed eviteremo inoltre costose misure di emergenza.

2Perché il 2035 e il 2050 saranno anni decisivi?

L’attenzione è puntata sul clima e sulla sicurezza dell’approvvigionamento. Da un lato, la Svizzera si è posta l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di CO2 allo zero netto entro il 2050. Questo è possibile solo se sostituiamo sistematicamente i combustibili fossili con l’elettricità: per il trasporto, il riscaldamento e l’industria. Ciò comporta a sua volta un maggiore fabbisogno di elettricità. Dall’altro lato, nella stessa fase le centrali nucleari esistenti saranno tolte dalla rete, pertanto una parte importante della produzione di elettricità andrà persa e dovrà essere sostituita.

3Qual è il consumo attuale di elettricità in Svizzera?

Nel 2022, la Svizzera ha consumato 57 TWh di elettricità (a titolo di confronto: Grande-Dixence, la diga più grande della Svizzera, produce 2 TWh all’anno). Il fabbisogno di elettricità in Svizzera aumenterà in modo massiccio in futuro, raggiungendo circa 80-90 TWh all’anno entro il 2050. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la Svizzera vuole ridurre le proprie emissioni di CO2 allo zero netto. Per raggiungere questo obiettivo, i trasporti, il riscaldamento e parti dell’industria devono essere alimentati a elettricità anziché a benzina, gasolio, gas e olio. Questo aumenta il fabbisogno di elettricità, ma il sistema energetico complessivo diventa molto più efficiente perché l’elettricità è più efficiente dei combustibili fossili.

4Quali obiettivi di espansione stabilisce la legge per l’elettricità?

La legge per l’elettricità stabilisce obiettivi vincolanti di espansione della produzione di elettricità rinnovabile entro il 2035 e il 2050. Ci serviranno altri 35 terawattora (TWh) di elettricità entro il 2035 e 45 TWh entro il 2050, senza considerare l’energia idroelettrica, che aumenterà probabilmente la sua produzione dagli attuali 33,5 a 37,9 TWh nel 2035, per raggiungere i 39,2 nel 2050. Entro il 2040 la produzione invernale deve essere aumentata di 6 TWh, di cui 2 devono essere disponibili in modo affidabile dall’energia idroelettrica di accumulo.

5Perché dobbiamo accelerare l’espansione delle energie rinnovabili?

Proseguendo al ritmo attuale – senza la legge per l’elettricità – ci vorrà oltre un secolo per espandere la produzione e soddisfare la domanda di energia rinnovabile, per raggiungere i nostri obiettivi climatici. L’espansione deve quindi essere accelerata drasticamente per arginare la nostra dipendenza da altri Paesi, soprattutto in inverno.

6Quanto dipende la Svizzera dalle importazioni di energia elettrica?

Se non espandiamo la produzione nazionale, entro il 2035 la nostra dipendenza rappresenterà fino al 40% del nostro consumo. La legge per l’elettricità stabilisce che le importazioni di elettricità in inverno non possono superare il valore indicativo netto di 5 TWh.

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